38° Premio Amidei

Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura "Sergio Amidei"
  • Ufficio Stampa

Dal 18 al 24 luglio ritorna il 38° Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei” nelle sedi del Palazzo del Cinema-Hiša Filma e del Parco Coronini Cronberg di Gorizia. L’analisi della scrittura per il cinema, le proiezioni selezionate, i dialoghi con gli autori e le masterclass ruotano attorno al tema “(Non) riconciliate/i” indagando le fratture e i traumi storici, morali e politici volti a creare consapevolezza del proprio presente.

L’Associazione culturale “Sergio Amidei”, Comune di Gorizia – Assessorato alla Cultura,Dams – Discipline dell’audiovisivo, dei media e dello spettacolo, Corso interateneo Università degli Studi di Udine e Trieste e dall’Associazione Palazzo del Cinema-Hiša Filma – presentano la 38a edizione del Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei” al pubblico di studenti di cinema, esperti del settore, cinefili e curiosi per svelare il mondo della scrittura cinematografica in tutte le sue declinazioni.

A 38 anni dalla prima edizione, il Premio Sergio Amidei di Gorizia preserva lo stesso ambizioso obiettivo: la promozione trasversale della cultura cinematografica. Il palinsesto dell’edizione 2019 prende vita in 7 giornate attraverso 70 proiezioni ordinate in 12 sezioni tematiche eoltre 15 eventi tra dialoghi con gli autori e presentazioni di libri e accoglierà a Gorizia circa12.000 persone, tra cui 70 studenti e ricercatori e 150 accreditati.

Ai tre Premi principali — il Premio alla Migliore Sceneggiatura, il Premio all’Opera d’Autoree il Premio alla Cultura Cinematografica — si affiancano come consuetudine le sezioni tematiche curate da docenti, critici ed esperti di cinema. L’intera manifestazione si erge su un tema portante che – per ragioni sociali, politiche o stilistiche – lega con coerenza ogni iniziativa presente nel palinsesto settimanale. Quest’anno il Premio esplorerà una prospettiva di non riconciliazione, di messa in evidenza delle fratture e dei traumi storici, morali e politici, volta a produrre consapevolezza del proprio presente. Se da un lato si aprono varchi di accoglienza delle marginalità e delle loro radicali differenze, dall’altro emergono cornici e prospettive utili a identificare gli strati profondi che premono sotto la superficie sintomatica di certe violenze, fobie e odi che agitano confusamente e ambiguamente la nostra contemporaneità. Un’identità forte che emerge chiaramente anche nell’immagine visiva creata per il Premio 2019: due blocchi, due strati, una frattura, un’apertura e una chiusura che alludono a irriducibili alterità e a sensibili accostamenti tra differenti momenti e luoghi del personale e del collettivo.

Il Premio alla Migliore Sceneggiatura è attribuito ogni anno dalla giuria del Premio Amidei – composta dagli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Doriana Leondeff, i registi e sceneggiatori Francesco Brunie Francesco Munzi, il regista Marco Risi, la produttrice Silvia D’Amico, l’attrice Giovanna Ralli – come riconoscimento alla sceneggiatura più originale e capace di sperimentare nuove formule narrative, attenta alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo.

Sono 7 le sceneggiature in concorso, selezionate tra i titoli europei usciti nelle sale durante la stagione cinematografica 2018 – 2019: Ricordi?, La favorita, Cold War, Ma cosa ci dice il cervello, Il traditore, La terra dell’abbastanza, Sulla mia pelle.

Saranno proiettati fuori concorso il vincitore degli Oscar come miglior film, titolo conquistato nel 2019 da Green Book seguito da Fuck You Immortality e Segretarie – Una vita per il cinema.

Il Premio all’Opera d’Autore – una delle tre sezioni portanti della manifestazione – è il riconoscimento che viene attribuito a grandi autori che si sono cimentati nel cinema e nell’immagine, che hanno saputo distinguersi come artisti completi con una particolare attenzione nell’ambito della scrittura, della sceneggiatura e della narrazione. Assegnato nelle passate edizioni a tanti registi italiani ed europei tra cui Bernard Tavernier, Patrice Leconte, Robert Guédiguian, Edgar Reitz, Ken Loach, Abbas Kiarostami, Alex de la Iglesia, Paul Schrader, Silvio Soldini, Carlo Verdone, Vittorio e Paolo Taviani, Ettore Scola e Franco Giraldi, Giuliano Montaldo, Otar Ioseliani, Fabio Carpi, Miklòs Jancsò, Mario Martone, sono per citarne alcuni, il Premio Opera d’Autore 2019 verrà attribuito alla regista, sceneggiatrice e attrice tedesca Margarethe von Trotta che ha dimostrato con il suo cinema di puntare sul rinnovamento dei contenuti, affrontando temi di attualità e privilegiando soprattutto la costruzione dei personaggi femminili, attraverso l’analisi delle loro motivazioni psicologiche profonde. Quest’anno verrà proposta una retrospettiva ragionata sull’opera di Margarethe von Trotta e una tavola rotonda volta ad approfondire i temi del suo cinema. Il tema della non- riconciliazione è diffuso nelle immagini, nei volti e nei racconti del raffinato e colto cinema di Margarethe von Trotta per nulla semplice, polisemico e complesso più di quanto si possa immaginare, fortemente femminile, di parte, schierato, consapevole degli accadimenti storici e al contempo universale e trasversale.

Premio Opera d’Autore 2019, “Anni di piombo” (Barbara Sukowa)

Il Premio alla Cultura Cinematografica 2019 è tradizionalmente assegnato a coloro che non si sono limitati alla propria area ma hanno costituito un punto di riferimento trasversale per la cultura cinematografica contribuendo alla creazione e alla maturazione di istituzioni ed esperienze innovative e fornendo strumenti scientifici, editoriali, produttivi e divulgativi per il bene del cinema. Attribuito negli anni passati a Vieri Razzini, Irene Bignardi, Hollywood Party, Associazione 100Autori, I ragazzi del Cinema America, Paolo Mereghetti, il Premio alla Cultura Cinematografica 2019 verrà assegnato a Sergio Toffetti– attualmente Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino e membro del comitato scientifico di Rai Teche – che ha dato con grande costanza e intelligenza un significativo contributo istituzionale, culturale e divulgativo alla cultura cinematografica nel momento di transizione mediale e culturale del cinema dal vecchio al nuovo millennio, dall’analogico al digitale. Il recupero della memoria e del patrimonio cinematografico come snodo centrale della “produttività” e creatività italiana del Novecento (artistica, sociale, economica) permea la lunga carriera e le molteplici attività di Toffetti.

 

Il nuovo cinema tedesco, “Alice nelle città” (Yella Rottländer).jpg

Il palinsesto si snoderà inoltre tra le diverse retrospettive in programma: al Premio all’Opera d’Autore si collega anche il focus su Il nuovo cinema tedesco scelto per il 2019 come retrospettiva caratterizzante del 38° Premio “Sergio Amidei”. La sezione e la retrospettiva servono per ripensare attraverso quel cinema l’eredità europea, i suoi fantasmi che vanno ritornando e lo scenario attuale in termini di riflessione sulla pluralità e la diversità. La sezione Spazio Off a cura del critico cinematografico e docente universitario Roy Menarini – ha lo scopo di illuminare le zone più indipendenti e periferiche del cinema italiano e internazionale, quest’anno intende omaggiare non solo le registe indipendenti, ma il nuovo approccio antropologico di alcune di esse, grazie a titoli recenti di grande forza. Il programma continua a esplorare le diverse forme del cinema anche ripercorrendo la scrittura long-running per la tv e il web nella sezione Scrittura seriale che offre un approfondimento sulla serie tratta dai romanzi di Elena Ferrante “L’amica geniale” per la regia di Saverio Costanzo.

Spazio Off, “Zen sul ghiaccio sottile” (Eleonora Conti)

A concludere l’importante indagine la sezione Racconti privati, memorie pubbliche che si concentra sul lavoro di ricerca e di valorizzazione dei materiali d’archivio, in particolare di quelli conservati presso la Mediateca.GO “Ugo Casiraghi” di Gorizia, riscoprendo il cinema scolastico ed educativo italiano, l’evento speciale dedicato alla narrazione anticonformista del cineasta italo-francese Giovanni Cioni e la sezione Dialoghi sulla sceneggiatura nata nel 2018 per conoscere i processi creativi che portano uno sceneggiatore a scrivere per il cinema. Infine Amidei kids avvicinerà i più giovani al mondo del cinema attraverso un particolare focus sull’anniversario lunare e la sezione Pagine di Cinema darà spazio alla ricerca e alla letteratura dedicata al cinema attraverso la presentazione di opere di recente pubblicazione.




PREMIO INTERNAZIONALE ALLA MIGLIORE SCENEGGIATURA “SERGIO AMIDEI”

Palazzo del Cinema – Hiša Filma

Parco Coronini Cronberg Gorizia

18 - 24 luglio 2019

www.amidei.com

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