MARAVEE ANIMA | Preview 2013 | BINARI DIAGONALI

 

Intitolata Maravee Anima. La spiritualità dalle vette al quotidiano in memoria della grande guerra, la dodicesima edizione della rassegna ideata e diretta da Sabrina Zannier, gestita dall’Associazione Maravee grazie al sostegno dell’Assessorato regionale alla Cultura e alla prestigiosa partnership dell’azienda Gervasoni, riconferma anche quest’anno il varo della sua preview estiva nel Chiostro della Biblioteca Civica di Pordenone lunedì 26 agosto alle ore 21.00.

Dopo il grande successo dell’anteprima 2012, Maravee stringe un nuovo sodalizio con il Comune di Pordenone – che ha inserito l’evento nell’ambito della rassegna Estate in città 2013 – e prosegue la felice collaborazione con Cinemazero, inaugurando anche nuove cooperazioni artistiche con l’Associazione CEM e con la Scuola Sperimentale dell’Attore. Si alimenta così il già collaudato percorso di rete professionale e associazionistica radicata sul territorio e non solo, unita all’impegno degli enti pubblici e alla partnership dei privati quale via privilegiata per continuare a costruire e diffondere cultura anche in tempi di crisi. Una cultura prodotta sul territorio, da artisti e professionisti di levatura nazionale e internazionale, chiamati a concepire un nuovo progetto, da presentare in regione e da esportare altrove, ribaltando la logica dell’esterofilia, forti del credo che i nostri artisti possano e debbano esprimersi qui e altrove.

Dopo la preview pordenonese, Maravee aprirà i battenti in autunno al Castello di Susans-Majano (Ud), con mostre ed eventi in diverse location, fino a gennaio 2014, quando Maravee approderà alle Obalne Galerije di Capodistria in Slovenia, riconfermando anche questa pluriennale collaborazione.

L’evento pordenonese di Maravee – ideato da Sabrina Zannier e curato da Riccardo Costantini di Cinemazero entro il format dello spettacolo a più voci con artisti provenienti da ambiti disciplinari diversi, con la direzione artistica del musicista Rudy Fantin – si annuncia come la preview di questa dodicesima edizione. Votata al tema dell’Anima, proprio in tempo di crisi, non solo economica ma anche sociale e morale, intende affrontare il valore intrinseco di una spiritualità intesa nelle declinazioni di coscienza e personalità, di essenza immortale, intellettiva e divina. Appellandosi alla montagna quale luogo simbolico, in tutte le culture del mondo, della relazione fra terra e cielo, corpo e anima, ma divenuto durante la Prima Guerra Mondiale anche territorio privilegiato del conflitto tra popoli, Maravee proporrà un’intensa e insolita riflessione sulla valenza della spiritualità in memoria della Grande Guerra. Affinché il ricordo del conflitto mondiale si elevi a volano di operazioni culturali a favore della pace, della convivenza e dell’incontro fra i popoli.

Binari diagonali, deragliamenti verso la Grande Guerra è uno spettacolo che nasce con l’intenzione di far assaporare al pubblico le melodie di inizio ‘900, precedenti agli anni della Grande Guerra, attraverso la rielaborazione delle canzoni e delle opere che determinarono i momenti salienti dell’identità culturale di quel periodo. Attraverso due binari creativi. Il primo, popolare, determinato dalle canzoni che si rifanno al vissuto delle montagne friulane e del territorio triestino, con brani legati alla modernizzazione di inizio secolo, al tema dell’ emigrazione verso le “Americhe” e ad espressioni spirituali cantate in tutta la penisola.

L’altro binario è rappresentato invece dalla musica colta, filtrata attraverso la fioritura delle bande di paese, unitamente alle marce, e dal repertorio operistico in voga all’epoca. Anche in questo caso delineato attraverso compositori legati al nostro territorio, come Pietro Mascagni, che in occasione di una visita al nipote, dirige Cavalleria rusticana (scritta in periodo prebellico) a Tolmezzo, in pieno conflitto. Ma anche grandi stranieri, come Claude Debussy, che scrive ben tre composizioni firmandosi “Claude Debussy Musicien Français” volendo dare il suo apporto alla Francia in guerra; e il compositore tedesco Richard Strauss, che insieme   a Hugo Von Hofmannsthal scrive la commedia per musica in tre atti intitolata Il cavaliere della rosa (Der Rosenkavalier), in cui l’aria “Di rigori armato”, unica parte in italiano in questa composizione completamente germanofona, è considerata una delle più belle arie in italiano mai state scritte. Il repertorio della serata comprende anche ciò che parallelamente si svolge negli Stati Uniti, in particolare a New Orleans, dove la spinta alla formazione delle bande ha contribuito alla nascita del Jazz (King Porter’s Stomp di J.Roll Morton). Nonché l’altro lato della medaglia, ossia un brano legato al soldato Masetti che, con un atto insurrezionale, si è rifiutato di partecipare alla Grande Guerra diventando una delle icone del movimento Anarchico.

Binari diagonali si annuncia come una rappresentazione prismatica di sensibilità,  rielaborata attraverso un organico tanto inusuale quanto di alto spessore: FVG Gospel Choir diretto da Alessandro Pozzetto, che con la sua intensa componente spirituale farà da collante a tutti gli interventi artistici; Lorena Favot alla voce, Luca Emanuele Amatruda al tuba e basso elettrico, Luca Colussi alla batteria e percussioni, Rudy Fantin al pianoforte, Fender Rhodes Mark 1 e arrangiamenti, Antonino Puliafito al violoncello e Nevio Zaninotto sax tenore e soprano.

Un linguaggio diagonale come quello del Jazz dialogherà con la proiezione d’immagini, in parte fornite dall’archivio storico della Cineteca del Friuli, rielaborate e curate da Cinemazero. Ulteriore collante della serata per musica e immagini, questa volta sul fronte narrativo ed evocativo, sarà quello dell’attrice Claudia Contin Arlecchino.

Nell’ambito della serata, Maravee offrirà un’ulteriore nuova produzione, questa volta sul fronte teatrale. Intitolata La guerra del poeta. Omaggio alla poesia e alla testimonianza di Giuseppe Ungaretti, con Claudia Contin Arlecchino, regia e drammaturgia di Ferruccio Merisi.
“La poesia è un pensiero amorevole, lanciato verso l’altro per indurlo ad essere più umano” : così insegnava Ungaretti ai suoi studenti universitari. E questo pensiero amorevole, in guerra, Ungaretti lo aveva scritto su qualsiasi cosa gli capitasse in mano, persino sulle scatole delle pallottole. Così si compie la tragedia del Poeta Soldato, che manda pensieri di umanità affidandoli agli involucri degli strumenti della mostruosità. Una tragedia che contempla persino la ricerca fruttuosa di momenti di felicità cosmica, apparentemente in contraddizione con l’incombere del nulla e dell’orrore. Ma è proprio questa contraddizione a dare al coraggioso poeta la patente per rappresentare tutti gli uomini, tutti i soldati, dall’una e dall’altra parte. In fondo ciò che più uccide della guerra è la consapevolezza che anche il cosiddetto “nemico” ride, piange, prega e annusa le stelle, come te. Dall’altra parte della “terra di nessuno”, di fronte alla trincea di Ungaretti, c’era, in qualche luogo, un soldato austriaco che si chiamava Egon Schiele. Dipingeva umanità. Il gesto umano sui suoi quadri si potrebbe definire nervoso e scarnificato, come nervose e scarnificate sono senz’altro le parole di Ungaretti, specialmente nel modo in cui lui stesso ci ha insegnato a leggerle. Due artisti che si sparano contro.

Strano destino di maturazione di una civiltà, colta nel momento di una drammatica tempesta storica! Una di quelle tempeste che, come purtroppo continua a succedere, eleggono contrapposizioni sanguinose dove invece, al fondo, ci sono importanti consonanze. Contemplare questa assurdità è una forma di speranza. Se dobbiamo ricordare la Grande Guerra lo facciamo per sperare. In questa breve ma intensissima performance, Claudia Contin e Ferruccio Merisi fondono i gesti umani del grande pittore Egon Schiele con le parole umane di Ungaretti, seguendo un percorso di libere associazioni che scompone e ri-monta voci e comportamenti, poesie e interviste, urla e silenzi, momenti d’immobilità e drammatiche gesticolazioni. Un omaggio a due grandi, opposti, ma complementari, protagonisti di un’incessante ricerca di una nuova coscienza umana.

Credits immagini: Vincenzi-Multimedia

Immagini: Claudia Contin_Il comportamento ridisegnato.

 

AtemporaryStudio: pres office

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