29a EDIZIONE DEL PREMIO SERGIO AMIDEI

 

Ritorna dal 22 al 31 luglio prossimi la 29° edizione del Premio alla Migliore Sceneggiatura Internazionale PREMIO SERGIO AMIDEI nella storica cornice del Palazzo del Cinema – Hi_a Filma, che da quest’anno vanta anche presenza della nuova Mediateca Provinciale di Gorizia “Ugo Casiraghi”, e nel lussureggiante Parco Villa Coronini Cronberg a Gorizia.

Due locations prestigiose per un premio divenuto ormai un appuntamento annuale imprescindibile per parlare di scrittura per il cinema a vari livelli. Accreditato tra accademici, addetti ai lavori, studenti, amanti del cinema o semplici curiosi, il Premio Sergio Amidei si è da sempre distinto per la grande serietà con la quale ha affrontato argomenti difficili, accolto ospiti illustri, discusso con massimi esperti di cinema senza mai venire meno all’atmosfera rilassata e di sano confronto in un contesto lontano dai facili clamori.

Ed è proprio in questa cornice che l’edizione 2010 – ancora una volta organizzata dall’ Associazione di Cultura Cinematografica “Sergio Amidei”, dal Comune di Gorizia – Assessorato al Parco Culturale, in collaborazione con il DAMS Cinema Gorizia – Università degli Studi di Udine, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, della Provincia di Gorizia e della Camera di Commercio – si accinge a presentare un calendario fitto di proposte e ospiti imperdibili, a cominciare dalla rosa dei film in concorso per il PREMIO ALLA MIGLIORE SCENEGGIATURA INTERNAZIONALE, cuore primario e originale dell’intera proposta culturale.

La ricchezza e attenzione ai contenuti del Premio Sergio Amidei viene portata alla ribalta anche da altri due importanti riconoscimenti: il PREMIO ALL’OPERA D’AUTORE e il PREMIO OPERA PRIMA, due momenti nodali – e in qualche modo agli antipodi –  di una carriera cinematografica.

Composta dagli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico e Francesco Bruni, dai registi Franco Giraldi, Giuseppe Piccioni, Ettore Scola, dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico, la giuria di quest’anno vede un nuovo giurato d’eccezione entrare nell’orami consolidato gruppo di lavoro: Marco Risi, vincitore l’anno scorso assieme ad Andrea Purgatori e Jim Carrington dell’omonimo premio con il film Fortapàsc.

Premio all’Opera d’Autore 2010, riconoscimento attribuito a grandi autori che si sono distinti nel cinema, imprimendo con forza nella propria attività i segni di una personalità precisa, la capacità di comprensione della contemporaneità, l’idea dell’arte e della scrittura come umana comprensione della vita in ogni suo aspetto,quest’anno verrà conferito al grande sceneggiatore e regista Robert Guédiguian, cantore delle storie comuni, attento interprete delle realtà dimenticate, abile sperimentatore della narrazione cinematografica.

Guédiguian, che sarà presente a Gorizia per ritirare il Premio e partecipare agli incontri e tavole rotonde dedicate alla sua opera, tutte curate in collaborazione all’Alliance Francaise di Trieste, si inserisce nella lunga lista di personalità che nel corso degli anni hanno ricevuto, ospiti a Gorizia, questo riconoscimento. Tra queste Fabio Carpi, Bertrand Tavernier, Ken Loach, Abbas Kiarostami, Wim Wenders, Edgar Reitz, Miklòs Jancsò, Giuliano Montaldo e da ultimo Paul Schrader che all’indimenticabile edizione 2009 ha regalato in anteprima nazionale assoluta la proiezione della sua ultima fatica Adam Resurrected con due insuperabili Jeff Goldblum e Willem Dafoe.

Sul versante opposto, il Premio Opera Prima si distingue per la lungimiranza nel cogliere l’eccellenza nella produzione degli esordienti così come è stato in passato con Garrone e Sorrentino, due delle personalità più celebrate dal cinema internazionale degli ultimi anni.

I due film che lotteranno per ottenere il premio all’ Opera Prima, quest’anno sono Cosmonauta scritto da Susanna Nicchiarelli e Teresa Ciabatti e diretto da Susanna Nicchiarelli, che si è aggiudicato il Premio “Controcampo Italiano” e il Premio “Lanterna Magica” alla 66° Mostra d’arte cinematografica di Venezia e Dieci Inverni,  scritto da Isabella  Aguilar, Davide  Lantieri e Valerio  Mieli e diretto Valerio Mieli. La protagonista del film è Isabella Ragonese che, ricordiamo, inaugurò il Festival del 2008 con il film in concorso Tutta la vita davanti di Paolo Virzì.

Ed è con lo spirito di ricerca della verità esaltata dalla scrittura che la giuria ha selezionato le dieci pellicole più interessanti della stagione cinematografica 2009-2010, pellicole nelle quali si rintracciano sceneggiature attente a nuove forme narrative unitamente a temi di attualità sociale.

Questi alcuni dei titoli che si contenderanno il Premio alla Migliore Sceneggiatura Internazionale: Perdona e dimentica,  l’ultima fatica di Tod Solondz, ideale seguito di Happiness, e supervisionato, nella versione italiana da Moni Ovadia;

La nostra vita, scritto dalla premiata coppia Rulli e Petraglia con Daniele Luchetti e vincitore del premio per la miglior interpretazione maschile all’ultimo Festival di Cannes con un sorprendente Elio Germano;

Soul Kitchen, scritto e diretto da Fatih Akin, e vincitore del Premio Speciale della giuria alla 66° Mostra del Cinema di Venezia, L’uomo che verrà, scritto e diretto dal vincitore dell’Opera Prima nel 2008 Giorgio Diritti con il film Il Vento fa il suo giro e già vincitore del Festival del cinema di Roma e di una serie di David di Donatello fra cui quello al Miglior film; Mine vaganti di Ferzan  Özpetek, acclamato da pubblico e critica al Festival di Berlino e vincitore dei David di Donatello per i miglior attore e attrice non protagonisti.

Le proposte del Premio Sergio Amidei però non si esauriscono qui. Sono cinque infatti le sezioni tematiche di approfondimento che indagano i diversi aspetti della scrittura per il cinema, alcune diventate un appuntamento annuale fisso, altre rappresentano un’assoluta novità sottolineando lo spirito di ricerca e di contemporaneità del festival goriziano.

Queste nel dettaglio le sezioni 2010:

FILM AND REALITY: NAZISKINO –  UGO CASIRAGHI. La sezione espande lo sguardo a quel cinema nato dalla realtà e del suo aspetto più drammatico. Alla base della retrospettiva è il lavoro del celebre critico Ugo Casiraghi – di cui il Premio Amidei pubblica l’opera postuma, Naziskino, per le edizioni Lindau, a cura di Lorenzo Pellizzari. Studioso del rapporto tra il cinema e il nazismo, spaziando dal cinema di propaganda al cinema degli ebrei tedeschi, Casiraghi ha condotto un’indagine capillare che nella retrospettiva attraverso opere e produzioni molto diverse ma legate da uno sguardo unitario nel quale la scrittura si mette a servizio della memoria per un’analisi e indagini approfondite.

LA SCRITTURA DELL’IMMAGINARIO. GLI ANNI SESSANTA. La scrittura come ricettore di bisogni, desideri, umori della realtà per rappresentare un immaginario collettivo. Da questo presupposto parte l’indagine sugli anni Sessanta, zenit del cinema italiano e decennio fondamentale per capire l’Italia contemporanea. Sono film vitali, nostalgici ma allo stesso tempo speranzosi quelli che animano il cinema di quegli anni, con uno sguardo ironico e impietoso verso il presente quanto sincero e diretto verso il passato, per ricordarci che ancora oggi scrivere significa interpretare e condividere anche quando ciò può essere difficile e doloroso.

SPAZIO OFF: NUOVO DOCUMENTARIO ITALIA. La sezione dedicata al cinema indipendente e semi-indipendente italiano quest’anno ospiterà una selezione della recente produzione nazionale di documentari che sta vivendo un momento di grande vivacità creativa riconosciuta da critici, stampa specializzata e non e naturalmente dal grande pubblico. Il Premio Amidei afferma così il suo ruolo di luogo d’incontro tra cineasti acclamati ed esordienti, luogo di confronto con critici, sceneggiatori, produttori e registi.

SCREENSAVERS: OPEN VIDEO PROJECTS IN AMIDEI. La sezione dedicata ai video e film d’artista rappresenta un’assoluta novità all’interno del programma Amidei. Quale rapporto passa tra la scrittura per il cinema e la sperimentazione dell’immagine? Le risposte saranno molte, diverse tra loro ma tutte ugualmente valide, come dimostreranno una serie di proiezioni di artisti provenienti da tutto il mondo. La sezione proporrà una programmazione di opere video assimilabili alle tematiche, agli strumenti e alle modalità della cinematografia, ma con un approccio tipico dell’arte visiva, nel quale l’approccio analitico dell’artista apre a nuove riflessioni sulla sceneggiatura e sul linguaggio cinematografico.

LA SCRITTURA BREVE. Un appuntamento fisso quello con i cortometraggi che quest’anno uniranno gli opposti. Saranno infatti proposte opere di artisti provenienti da ogni dove ma fortemente radicati al territorio goriziano attraverso legami narrativi, rappresentativi e produttivi.

AtemporaryStudio: ufficio stampa

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