Omissis 2008 — 2015

OMISSIS
FESTIVAL DELLO SPETTACOLO CONTEMPORANEO

referente di progetto: Samantha Punis
cliente: Mattatoioscenico
direzione artistica, tecnica ed organizzativa: Mattatoioscenico
comunicazione e ufficio stampa: AtemporaryStudio
periodo: 2008 — 2015

 

Invitato a occuparsi della comunicazione esterna, ufficio stampa e Media Relation dell’edizione del 2008 del Festival Omissis inaugurata con Ricci/Forte — ensemble presente su palcoscenici internazionali come la Biennale di Venezia — e lo spettacolo Macadamia Nut Brittle dedicato all’universo letterario dello scrittore americano Dennis Cooper, AtemporaryStudio ha successivamente affiancato il Festival fino al 2015 con l’obiettivo di trasferire i contenuti di progettualità all’avanguardia e sperimentali ad una più ampia e trasversale platea.

Dirompente, trasgressivo, sperimentale.
Questa la cifra distintiva che ha caratterizzato la programmazione (2005–2015) di Omissis, il Festival dello Spettacolo Contemporaneo organizzato dall’Associazione Culturale Mattatoioscenico dedicato alle forme sceniche e performative del XXI secolo e alla promozione dei linguaggi contemporanei: spettacolo, danza, performance, musica, design, arti visive e grafica.
Concepito come una vetrina per talenti emergenti e progetti originali, Omissis ha supportato direttamente la produzione e diffusione di nuovi linguaggi artistici promuovendo, oltre agli spettacoli di artisti internazionalmente riconosciuti, anche quelli di compagnie non ancora inserite nei circuiti ufficiali.
Con la presenza di performer provenienti tra gli altri da Stati Uniti, Slovenia, Svizzera, Finlandia, Austria, Olanda, Spagna, Croazia, Israele, Polonia, Spagna e Italia, Omissis ha tessuto negli anni una fitta rete di scambio culturale e scientifico tra diversi paesi, trasformando Gradisca d’Isonzo, cittadina barocca di origine veneta in provincia di Gorizia, in centro dell’avanguardia performativa internazionale, incubatore di scambi e sperimentazione.
Ricci/Forte, Suka Off, Mala Kline, Sineglossa, Gemma Williams, Kiki Blood sono alcuni dei nomi che nel corso delle diverse edizioni del Festival hanno portato in teatri, gallerie, piccoli antri nascosti — ma spingendosi anche in performance diffuse sulle mure della città — la propria personalissima trasversalità artistica. Forzando la ricerca oltre la ricerca stessa, la sperimentazione oltre le tradizionali distinzioni di genere.

 

@omissisfestival